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via merulana nei pressi del teatro brancaccio proponiamo: negozio di 60 mq circa con bagno e grande vetrina su strada euro 2.600,00 richiesta fideiussione bancaria. per maggiori informazioni 06 77590754 ve.lo.services monti il primo dei rioni di Roma è monti, chiamato così perché una volta comprendeva i colli esquilino, viminale, parte del quirinale e del celio, oggi il viminale il quirinale e il celio non gli appartengono più, ma il nome è rimasto. e` il quartiere più antico di Roma, vi si trovano testimonianze dell`epoca Romana, medioevale, rinascimentale, barocca, in una successione di stili che copre 2500 anni di storia. attualmente il rione monti si sviluppa su una superficie di 1650mq. con 14.381 abitanti. È raggiungibile dalle stazioni metro: cavour e colosseo. il primo, il rione monti (o anche: celio-monti), comprende una zona che da sola racconta la storia della citt : al suo interno sono i fori, il laterano e santa maria maggiore (al confine col rione esquilino, staccatosi da monti nel `21), piazza del quirinale. monti deve il suo nome alla presenza di tre rilievi: i colli laziale, nuziale e salutare, cui si aggiunge la cuspide del celio, detta in antico equot, querquetulanusequot, per i folti querceti che vi si estendevano. sul ventoso colle esquilino - oggi limitrofo, un tempo compreso nella zona dei monti - si consuma, dopo la bonifica fatta da mecenate, la prima grande speculazione edilizia della storia Romana. orazio ideò lo `slogan` per vendere le nuove case, degno di una moderna campagna pubblicitaria: equot, nunc licet exquilis habitare salubribusequot, , ovvero: è il momento di andare ad abitare sull`esquilino, dove si respira aria pura! sul territorio del rione monti esistevano in antico ben sette impianti termali, tra cui le terme di tito, innalzate sui giardini della domus aurea dopo la morte di nerone per cancellare il ricordo del tiranno. incerta l’etimologia del nome esquilino, si tratta senza dubbio di un rione con origini antichissime, di certo risalenti all’viii secolo a.c., periodo nel quale il quartiere costituiva una sorta di sobborgo della citt palatina. il colle oppio, a Roma, è una delle tre alture che, con fagutal e cispius costituivano il mons esquilinus. il colle fu sede di uno dei villaggi da cui sorse Roma, e la memoria di questa sorta di nobilt civile era ancor viva in epoca repubblicana, stando ad un`iscrizione ritrovata presso le sette sale, alle terme di traiano, che cita il restauro del sacellum compitale fatto a spese degli abitanti (de pecunia montanorum)[2]. nella suddivisione augustea della citt il mons oppius fu compreso nella regio iii, denominata isis et serapis dal grande tempio che sorgeva alle sue pendici sudorientali, tra le odierne via labicana e via merulana. gi sede (in direzione del vicus suburanus) del portico di livia, l`altura fu occupata in epoca neroniana dalladomus aurea e dalle successive terme di tito e di traiano. vi si stabilirono poi, in epoca cristiana, il titulus eudoxiae (odierno san pietro in vincoli) e il titulus equitii (oggi san martino ai monti). oggi appartiene al rione monti, di cui costituisce il polmone verde, ed è compreso tra via labicana, via degli annibaldi, via cavour, via giovanni lanza, via merulana. le strade circostanti furono intensamente edificate tra fine ottocento e inizio novecento, mentre le emergenze archeologiche (quanto ne rimaneva, almeno, dalle spoliazioni) furono incluse nel vasto parco del colle oppio, che digrada verso la valle del colosseo. nel 1871, nell`ambito della riorganizzazione urbanistica a seguito dell`istituzione di Roma capitale, l`area venne destinata a giardini pubblici. ma fu sotto la dittatura fascista, negli anni che vanno dal 1928 al 1936, che colle oppio assunse l`assetto attuale.
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