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via iside - a pochi passi dal colosseo e dalla basilica di san clemente, in strada privata con possibilit di parcheggio, proponiamo in stabile di fine `800 appartamento posto al piano seminterrato composto da ingresso, soggiorno, camera, cameretta, cucina arredata e bagno. completa la propriet una cantina di circa mq.3. affaccio esterno. termoautonomo. solo referenziati. euro 1.100,00. per ulteriori informazioni o visite, contattare la ve.lo. services allo 06.77590754. il tempio di iside di via labicana, a Roma, era un vasto santuario dedicata ad iside e serapide, situato alle pendici del colle oppio, nella regione che dal tempio appunto aveva preso il nome (regio iii isis et serapis). ne resta visibile, presso la odierna via labicana, soltanto una massiccia spoglia muraria tra la stessa via labicana e via merulana (via pasquale villari). l`isium metellinum fu - si pensa - il primo tempio dedicato a iside, costruito per volont di quinto cecilio metello pio, generale di parte sillana, nel i secolo a.c. l`ingresso a Roma del culto di iside avveniva, in questa ipotesi, ad opera di un membro dell`aristocrazia senatoria, che cominciava ad apprezzare gli elementi di rinforzo del carisma personale dei capi, che questi culti veicolavano presso le classi subalterne. dell`isium metellinum, citato nell`historia augusta, non sono certi tuttavia né l`esatta ubicazione, né le dimensioni, anche se non si può escludere che fosse proprio questo il luogo di culto che diede nome alla regio. i cataloghi regionari, che non citano se non come denominazione della regio iii il grande santuario d`iside, menzionano invece, presso il tempio di minerva medica, una isis patricia. si ipotizza che fosse questo il sacello più antico, prossimo alle mura serviane e magari identificabile con l`isium metellinum, e che poi, con il crescere del favore anche imperiale per il culto isiaco, esso fosse stato ricostruito, assai ampliato, un po` più a valle, quando al culto della dea si affiancò - forse sotto vespasiano - quello di serapide. È certo che l`iseo di via labicana fu assai vasto e ricco, ma precocemente abbandonato e non riutilizzato se non per lacerti e materiali di spoglio. nella miscellanea filologica di carlo fea si fa memoria del ritrovamento di un equot, tempio egizioequot, presso la chiesa dei santi marcellino e pietro al laterano avvenuto nel 1653: la demolizione e la dispersione del sito ritrovato furono pressoché totali. lanciani lo indica in pianta come posto alle falde del monte oppio, e la ricostruzione che se ne fa nel testo di ensoli e la rocca citato descrive un vasto santuario terrazzato, a vari livelli, esteso su un fronte di circa 250 metri lungo l`attuale via labicana verso san clemente.
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