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viterbo, Vejano – via iv novembre appartamento posto al primo piano composto da: soggiorno, camera, cucina, servizio, ripostiglio e balcone. classe g epi 175kwhmqa € 50.000, 00 (cinquantamila00) tel 06.273320 i nostri uffici sono aperti e igienizzati, in ottemperanza alle disposizioni igienico-sanitarie della presidenza del consiglio dei ministri, per garantire a tutti i nostri clienti la massima sicurezza. situato lungo la strada statale 493 via claudia braccianese, il borgo di Vejano sorge su di uno sperone tufaceo ai piedi del poggio di coccia e posto alla confluenza nel fiume mignone dei fossi gorgolione e del becco. il nome del paese è di dubbia attribuzione: forse deriva da veio, la potente citt etrusca sconfitta da romani nel 396 a. c. : gli abitanti che riuscirono a fuggire si sarebbero trasferiti in queste terre fondando una nuova comunit , secondo altre fonti potrebbe derivare da una locuzione del tardo medioevo che identificava l`incrocio fra quattro strade con il termine viano. [4] il ritrovamento nel 1982 del sito archeologico di torre dell’ischia risalente alla cultura protovillanoviana fa datare all’et del bronzo la presenza di insediamenti umani organizzati[5], mentre la villa a fontiloro è riferita alla civilt etrusca e romana risalente all’et del ferro. fino all’alto medioevo le notizie su viano sono scarse e solo dal 1213 si cominciano a trovare informazioni sulla piccola comunit . [6] tra il 1213 e il 1493 si alternarono, nel dominio del feudo di viano, ischia di castro e rota i vico poi gli anguillara e gli orsini. successivamente, il 12 settembre 1493 il feudo passò a giorgio ii santacroce che lo ricevette da gentile virginio orsini insieme al titolo di marchese come ricompensa dei servigi resi e della fedelt mostrata verso la sua famiglia. nel gennaio 1604, in seguito alla decapitazione di onofrio iii santacroce, il feudo santacroce passò alla camera apostolica. [6] nel 1606 la camera apostolica passò il feudo santacroce nuovamente agli orsini. nel 1671 gli orsini rivendettero il feudo ai principi altieri ai quali rimase per tre secoli fino alla proclamazione della repubblica italiana.
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