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informazioni su richiesta desenzano, frazione rivoltella, contesto esclusivo con piscina. appartamenti bilocali e trilocali a partire da 200.000 € dotati di posto auto privato. il lago di garda il lago di garda o benaco è il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 km (terzo per profondit dopo como e maggiore). cerniera fra tre regioni, lombardia (provincia di brescia), veneto (provincia di verona), trentino-alto adige (provincia di trento), è posto in parallelo all’adige, da cui è diviso dal massiccio del monte baldo. a settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. il lago è un’importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone. in epoca romana il lago era conosciuto come benacus e da alcuni era venerato come dio benacus, personificazione stessa del lago, talvolta associata al culto del dio nettuno. oggi è meglio noto come lago di garda, toponimo attestato fin dal medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell’omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un’altra localit celebre del lago, gardone riviera, e altre meno conosciute, come g rdola, gardoncino, gardoni, gu rdola e le garde, testimonia la presenza germanica che va dal vi all’viii secolo, in particolare quella longobarda. il toponimo garda, con il quale è chiamato il lago gi in alcuni documenti dell’viii secolo, è l’evoluzione della voce germanica warda, ovvero “luogo di guardia” o “luogo di osservazione”. il toponimo classico del lago, ovvero ben?cus lacus (benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l’irlandese bennach, e significherebbe “cornuto”, ovvero dai molti promontori. la traduzione “cornuto” viene anche interpretata in riferimento alla penisola di sirmione. la voce latina di benaco è attestata come ben?cus, -i e presuppone quindi un accento piano (ben co): la versione italiana dell’accento tonico rimane fedele all’accentazione latina, quindi va pronunciato con l’accento sulla “a”. gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome benaco con l’accento sulla “e”, ovvero bènaco. resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l’accento sdrucciolo del nome.
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