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Roma, torpignattara - via giuseppe cei quinto piano attico in stabile non dotato di ascensore composto da: ingresso, camera, cucina, servizio e terrazzo di circa 35 mq. l`appartamento gode di una doppia esposizione e di un affaccio esterno. impianto di riscaldamneto centralizzato. da ristrutturare classe g epi 175kwhmqa € 105.000,00 tel 06.273320 i nostri uffici sono aperti e igienizzati, in ottemperanza alle disposizioni igienico-sanitarie della presidenza del consiglio dei ministri, per garantire a tutti i nostri clienti la massima sicurezza. se potessimo tornare indietro nel tempo a duemila anni fa, nel territorio dove oggi sorge torpignattara troveremmo una distesa di ville, sepolcri e acquedotti. al tempo dei Romani quella che oggi è la prima borgata di Roma est era conosciuta con il nome “ad duas lauros”, si dice, per la presenza di due enormi alberi di alloro che fiancheggiavano l’entrata di una residenza imperiale. proprio qui tra 326 e il 330 d.c. l’imperatore costantino fece costruire un mausoleo in ricordo di sua madre elena. oggi un’antica chiesetta interrata è appoggiata alle mura del mausoleo che ha dato il nome alla zona: per non appesantire la struttura i costruttori incorporano nel calcestruzzo delle pignatte (anfore) e da qui nella tradizione popolare il mausoleo prese il nome “torre delle pignatte” dal dialetto presto trasformato in torpignattara. con le invasioni barbariche la zona fu progressivamente abbandonata fino all’alto medioevo quando divenne terreno agricolo di propriet dei monaci del laterano. col tempo le propriet passarono nelle mani di famiglie nobili legate alla chiesa, che costruirono ville, torrioni e che effettuarono un controllo sulle strade principali che portavano a Roma. fino al 1700 la zona rimase fiorente, poi cominciò a spopolarsi: le poche famiglie si dedicavano alla coltivazione di orti e sparuta pastorizia. ma anche una stazione per i cavalli e un’osteria. con Roma capitale d’italia la massiccia immigrazione portò ad un considerevole aumento demografico: su via casilina fu costruita la strada ferrata per il tram che sostituì le carrozze. col tombamento del fosso della marranella (1934) la zona cessò di essere un’area malsana ma che aveva finito per accogliere famiglie di immigrati e artigiani. durante la seconda guerra mondiale torpignattara insieme al quadraro fu protagonista della resistenza. ancora oggi sui muri dei palazzi, ad angoli di strada, lapidi in memoria ricordano gli abitanti del quartiere che hanno dato la vita per la libert del nostro paese. casupole e baracche sorsero addossate all’acquedotto alessandrino, così come senza alcun piano regolatore il quartiere cresceva intorno ad importanti siti industriali negli anni 6070 con il boom dell’edilizia il quartiere ebbe una fioritura di palazzi e palazzine che coprirono il territorio tutto, lasciando pochi spazi verdi: villa de santis e parco sangalli lungo le mura restaurate dell’acquedotto Romano. oggi torpignattara è ancora un quartiere di immigrazione: a due passi dal centro di Roma è ancora come cento anni fa crocevia di popoli.
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